Il Krac des Chevaliers ancora in guerra
Recensione di Qala’at al-Hosn (Krac des Chevaliers)
Recensito 8 agosto 2015
Chissà com’è oggi la Siria….Come vedremo, quando sarà di nuovo possibile, la grande bellissima Palmyra. E chissà cosa ne è stato e ne sarà del Crac des Chevaliers (anch’esso bombardato nel caos siriano). Ma voglio parlare del Crac des Chevaliers come lo ricordo (2011). ll Crac è (era) bellissimo. Costruito dai Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme su un preesistente forte curdo tra il 1142 e il 1271 e implementato da costruzioni mamelucche intorno al 1300, questo Castello-Fortezza inaccessibile (patrimonio mondiale dell’umanità) è (era) una delle testimonianze più straordinarie e meglio conservate dell’architettura militare in Medio Oriente, assieme al Qal’at Salah El-Din. Posto a guardia del passo di Homs sullo sbocco dell’attuale pianura della Beqā tra i Monti del Libano e l’Antilibano, controllava di fatto l’accesso al maree a Tripoli e poteva ospitare dai 2000 ai 4000 soldati. Fu conquistato dai Mamelucchi nel 1271: i soldati vinti dichiararono la resa e furono lasciasti liberi di raggiungere Tripoli. Baybars, la “pantera”, restaurò e rinforzò l’edificio che fino al XIV sec. ospitò le guarnigioni. Poi il Krak perse importanza, fu abbandonato e durante il protettorato francese in Siria (dal 1927), restaurato e donato (1945), a riparazione dei bombardamenti su Damasco al governo hascemita siriano. Il resto è, purtroppo, storia recente. Protetto da una doppia cinta muraria (potentissima quella interna), all’interno della quale vi era un fossato, dotato di una cisterna per l’acqua, si accede al Castello da una Porta cui segue una rampa percorribile anche a cavallo. All’interno un cortile, la Sala della Mensa (o dei pilastri), i magazzini, un portico di accesso alla Sala Capitolare dei Monaci, una cappella poi trasformata in moschea, la Torre della figlia del Re, raggiungibile a mezzo di una scala, e altre imponenti torri, tra cui quella del Maestro dell’Ordine. Inutile dire che che la visita prevedeva un biglietto. Un autentico gioiello che speriamo non subisca altri danni oltre quelli già patiti. Speriamo nell’UNESCO ma soprattutto nella pace.
Il Krak dei Cavalieri (Ḥisn al-Akrād in lingua araba, cioè Fortezza dei Curdi, oggi Qalʿat al-Ḥiṣn, Cittadella della fortezza) è una fortezza militare siriana, situata nei pressi di Homs; può essere considerato il castello medievale per eccellenza d’età crociata.
Fu la più importante e più nota costruzione militare fortificata dell’Ordine militare dei Cavalieri dell’Ospedale di S. Giovanni di Gerusalemme, più noto come Ordine Ospedaliero prima di diventare Ordine dei Cavalieri di Rodi e infine Ordine dei Cavalieri di Malta – oggi S.M.O.M. (Sovrano Militare Ordine di Malta).
Il Krak (che deriva dalla parola aramaica karkha, che significa città, conservatasi nel centro urbano transgiordanico di al-Karak, la biblica Moab) si trova a metà strada circa tra Aleppo e Damasco, a 60 km quasi a SO di Hama.
La sua posizione era al tempo strategica, in quanto controllava il “Passo di Homs”, lo sbocco settentrionale cioè dell’ampia e fertile pianura della Buqay’a (oggi Beqāʿ), fra il Monte Libano e l’Antilibano, che si esauriva proprio di fronte a quest’unico varco possibile che conduceva verso la costa mediterranea e che permetteva di raggiungere la città di Tortosa (oggi Tartus), costituendo in tal modo la difesa più avanzata della Contea di Tripoli.
La collina denominata Iebel Kalakh, su cui fu poi costruito il Krak dei Cavalieri, era originariamente il luogo su cui sorgeva una piccola fortezza chiamata il «Castello sul pendio» o «Castello Curdo» (Husn al-Akrad), perché, fatto costruire, nel 1031 circa, dall’Emiro d’Aleppo, il presidio era costituito da soldati curdi che avevano il compito di proteggere i territori interni della Siria dalla minaccia di potenziali invasori provenienti dalla costa mediterranea.